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21 novembre 2019
ÊTRE VIVANT ET LE SAVOIR
film in lingua originale sottotitolato
Regia: Alain Cavalier
Nazionalità: Francia
Durata: 82
Il film, presentato al Festival di Cannes di quest’anno, verrà
proiettato in anteprima nazionale, in collaborazione con Filmaker.
Etre vivant et le savoir nasce dal desiderio di Alain Cavalier di trasporre a modo suo il romanzo Tout s’est bien passé di Emmanuèle Bernheim, che racconta come l’autrice abbia accompagnato in Svizzera il padre, colpito da un’emiplegia a 89 anni, per porre fine alla sua vita. Alain Cavalier aveva progettato di interpretare questo padre al fianco della scrittrice (amica del regista da trent’anni) nel ruolo di se stessa. Avevano appena cominciato a lavorare insieme alla sceneggiatura, quando Emmanuèle Bernheim ha dovuto sospendere tutto a causa della chemioterapia. "Faremo il film con quello che abbiamo e con quello che avremo" commenta a questo punto il regista, ben deciso ad aspettare, mentre intanto continua a tenere il suo diario–specchio di bordo filmato, un’esplorazione meditativa sul microcosmo della sua vita, a sua volta attraversata dalla fragilità che avverte al pensiero della fine (la storia inizia con la scomparsa di un’altra delle sue amiche a cui ha dovuto dare l’ultimo saluto). Ma se l’ombra della morte incombe sul film, scandito talvolta dalle tappe della lotta di Emmanuèle Bernheim contro la malattia, lo stile cinematografico parecchio singolare di Alain Cavalier crea un’opera in cui nella vita vince la fede nonostante tutto.
Aquerò, lo spirito del cinema, è la seconda edizione del festival cinematografico delle sale di comunità ideato dall’ACEC. Visioni per esplorare l’invisibile, confrontarsi con temi fondamentali come il senso, la bellezza, la ricerca della verità. In questa seconda edizione Aquerò diventa itinerante nelle principali sale di comunità. Anche quest’anno il cinemateatroNuovo di Magenta ospiterà un evento esclusivo del festival: una proiezione in anteprima di un’opera inedita, con una forte rilevanza culturale, alla presenza di ospiti di alto livello. Sarà un momento di festa per tutti gli amanti del cinema. Un’occasione di scoperta di nuovi talenti e un cinema "diverso" ma profondo e di sicuro impatto. Aquerò è la parola utilizzata da Bernadette di Lourdes per indicare "quello/a", l’apparizione a cui non riusciva ancora a dare un nome. Una parola in dialetto occitano, semplice, quotidiana, per indicare qualcosa di straordinario, miracoloso: l’invisibile che si fa immagine.