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L'incontro con filosofi, uomini di scienza, specialisti e tecnici di diversi settori della conoscenza è diventato un appuntamento irrinunciabile per la qualità della riflessione proposta e per la varietà di argomenti che trovano sviluppo durante le lezioni magistrali. Nel tempo la riflessione si è anche allargata a momenti di ricerca e dibattito e a progetti con studenti e giovani.
La collaborazione con le scuole, attraverso le nuove forme di apprendimento extrascolastico (Alternanza Scuola Lavoro), si realizza in questa edizione nella proposta di partecipazione diretta degli studenti all'organizzazione delle conferenze, alla presentazione dei filosofi e al recupero di materiale per la enunciazione dei progetti quale realistica opportunità di formazione integrata, di lavoro e di obiettivi condivisi.
Con questa proposta UrbanaMente intende impegnarsi sul piano della formazione culturale per la valorizzazione del territorio e della sua identità, nella convinzione che l'identità è certamente l'eredità che i padri ci hanno lasciato ma che l'identità che non sia costantemente ricollocata nel tempo e nella trasformazione del linguaggio finisce per morire divorata dal tempo stesso.
Dopo le parole Padre, Parola, Libertà, Guardare e Vedere, la scelta di riflettere sul desiderio ha come principio motore la necessità; di esplorare la dimensione del sentire.
In un mondo che punta al suo futuro lavorando sull'evanescenza del significato, la sensorialità è la parte debole dell'umano che deve venire attivata nel processo di costruzione del linguaggio. "Privato di riferimenti al senso, l'umano viene inteso come una macchina desiderante che insegue quello che non sa". Con il desiderio entriamo nell'abisso, ma questo è l'uomo; esso manifesta la mancanza di ciò rispetto a cui l'uomo non ha mai un sapere chiaro e distinto. In tal modo lasciamo aperta la porta al mondo e a tutto ciò che il mondo porta in sé, perché mondo e tempo decidono la cornice del desiderio.
E' questa la cifra del desiderio nel nostro tempo? Qual' è la sua origine, la sua sede? A che vale il desiderio per l'umano? E' un difetto di natura o una forza vitale insopprimibile? E' puro sentire o potenza generativa e progettante che riguarda anche il logos, il pensiero?
Urbanamente Associazione Culturale