© cinemateatroNuovo 2020 - Tutti i diritti riservati
Norme sulla privacy e Normativa estesa sull'utilizzo dei cookie
11 aprile 2018
10.00
I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE
Compagnia: ifratellicaproni
Regia: Alessandro Larocca, Andrea Ruberti e Max Zatta
Con: Alessandro Larocca, Andrea Ruberti e Max Zatta
Età: da 8 a 11 anni
Durata: 60’
Genere: teatro d'attore, mimo, coreografia
Prezzo biglietto: intero € 7,00 - promozione € 6,00 - DVA certificati 50% del prezzo intero.
C’è
un regno, piccolo, molto piccolo, così piccolo da somigliare ad un circo, dove
vivevano due fratelli stravaganti, un po’ eccentrici, un po’ anziani, un
po’clown, consiglieri di un giovane sovrano, il re della pista, che desta in
loro molta preoccupazione perché incapace di prendersi cura del proprio regno.
Il re è vanitoso, superficiale, passa il suo tempo a curare il proprio aspetto,
si cambia d’abito in continuazione e non è mai soddisfatto di ciò che indossa.
Qui ci vuole un piano segreto, uno stratagemma… e così i due fidati consiglieri
escogitano un’idea, e vestono i panni di due sarti mirabolanti capaci di
costruire un abito meraviglioso, magnifico e… invisibile! O meglio, trasparente
agli occhi degli stupidi, nella speranza di far rinsavire il giovane re.
Con questo spunto di partenza, che in
parte si discosta dalla storia originale, IFRATELLICAPRONI si cimentano con un
classico della letteratura per ragazzi, scritto da H.C. Andersen perché tutti
potessero vedere la fragilità del potere. La trama diventa un pretesto per il
gioco clownesco e attorale, e i personaggi sulla scena creano mondi invisibili,
vestito compreso. Come si fa, ad avere la stoffa del re? Già. Di stoffa, stiamo
parlando, di capacità, e nessuno ha voglia di fare la figura dello stupido.
Perché è un termine infelice, che ti rimane addosso a lungo, e se qualcuno lo
pensa o lo dice di te, ci rimani male. Il trucco riesce, il re ci casca:
l’abito invisibile diventa sempre più importante, ricco, bellissimo, non ci
resta che sfilare davanti al popolo! L’inganno è tirato fino al limite, e sono
gli stessi consiglieri a non sapere più se sia il caso di continuare. Anche
loro sono nudi, nudi di fronte alla menzogna e alla stupidità. “I vestiti nuovi
dell'Imperatore” è una scatola di specchi, quando sembra di averla capita ecco
che arriva un'altra sfumatura, un nuovo gioco: è perfetta per clown e mimi, che
possono trasformarsi a piacimento in tutti i personaggi; è una storia profonda,
ricca di significato, e dietro le peripezie degli attori c'è il tempo e lo
spazio per la poesia, per svelare l'inganno che il vestito magico cuce per noi.
L’altra grande differenza dalla trama
originale è nel finale: non arriverà nessun bambino, a gridare “il re è nudo!”,
ma sarà l'imperatore stesso a trovare la voce del bambino interiore,
dell'innocenza dentro di sé: ognuno di noi può trovare la voce della verità,
senza aspettare che qualcuno venga ad aprirci gli occhi.