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26, 28 novembre e 2 dicembre 2008
L’ETÁ DELL’INNOCENZA
Scritto da: Edith Wharton
Compagnia: C.P.T.
Durata: 60
La vicenda dei protagonisti del romanzo di Edith Wharton, si svolge tra il tepore di comode verità costruite dall’alta borghesia della New York di fine Ottocento.
Il libro scritto nel 1920, non è solo la descrizione di un amore infelice, ma è anche o soprattutto lo spaccato della società americana dell’epoca, descritta con dovizia di particolari e un linguaggio elegante, raffinato e condito con efficace sarcasmo.
L’autrice riesce a rappresentare l’ipocrisia delle convenzioni sociali di quel periodo.
La società di New York viene descritta come "il sistema della gente che teme gli scandali più delle malattie, che pone il rispetto delle forme più in alto del coraggio".
Ciò che realmente si prova non deve essere fatto, né detto, per non alterare quel fragile, fittizio equilibrio in cui ogni membro della società vive.
Il libro rappresenta una critica ad un mondo dove l’innocenza dell’amore e dei sentimenti più puri e passionali sono considerati scandalosi episodi da isolare, mentre il conformismo soffocante fatto di ipocrisia e banalità rappresenta l’unica strada rispettabile da percorrere.
Tuttavia, la scrittrice si rende conto man mano di quanta forza, nel bene e nel male, sia contenuta anche in quell’incessante flusso del quotidiano familiare e in quei condizionamenti che ci plasmano e ci formano, e al di fuori dei quali l’individuo rischia di essere spesso solo una realtà fragile.
Un mondo che possiamo guardare, perciò, con occhi più indulgenti e tolleranti, con un senso perfino un po’ nostalgico. Come un’età dell’innocenza, appunto.